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Andrea Benetti

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Galerie de Andrea Benetti

Biographie de Andrea Benetti

Andrea Benetti was born in Bologna in 1964. He is a painter, photographer and designer. In 2006, he drew up the Manifesto of Neo-Cave Art, presented in 2009 at the 53rd Venice Biennale, at the Ca' Foscari University. The Manifesto is inspired by the birth of art, by the cave painting of Prehistory. Andrea Benetti's artistic poetics transfigures, quotes, reinvents and plays with ideas and forms of cave painting, creating an imaginary bridge, between contemporaneity and the origin of art. For over ten years, the Bolognese artist has been carrying out projects in collaboration with various Italian and foreign universities, including Johns Hopkins University, the universities of Bologna, Ferrara, Bari, Roma Tre, Lecce and Bergamo. Over the years, some universities have included Andrea Benetti's Neo-Cave Art in the research program. His works have been acquired by museums and various institutional collections around the world, including that of the United Nations, the Quirinale (seat of the Presidency of the Italian Republic), the Italian Chamber of Deputies, the Vatican and some Italian Embassies around the world. In the last decade, Andrea Benetti has been received at the Quirinale, the Chamber of Deputies and the Vatican. He met Pope Benedict XVI in 2012 and Pope Francis in 2014. Many university professors and important art critics wrote about his painting, actively participating in the projects conceived by the Emilian artist. Since 2015, the voice "Andrea Benetti" is present in the Treccani encyclopedia (one of the most important encyclopedias in the world) and on Wikipedia the voice is translated into 30 languages. In 2020, Andrea Benetti was awarded the 49th “Nettuno d'Oro” prize, the longest-running and most prestigious artistic prize in the city of Bologna.

MUSEUMS AND COLLECTIONS
United Nations Art Collection ∙ New York, U.S.A.
Vatican Art Collection ∙ Vatican, Italy
Virginia Commonwealth University ∙ Richmond, U.S.A.
MACIA ∙ Italian Contemporary Art Museum in America ∙ San Jose, Costa Rica
Argentine Ministry of Justice and Human Rights ∙ Buenos Aires, Argentina
Rinaldi-Paladino Art Museum Foundation ∙ Lugano, Switzerland
Copelouzos Family Art Museum Collection ∙ Athens, Greece
Italian Embassy in China ∙ Beijing, China
Italian Embassy in New Zealand ∙ Wellington, New Zealand

Quirinale Art Collection ∙ Italian Presidency of the Republic ∙ Roma, Italy
Montecitorio Palace ∙ Italian Parliament ∙ Chamber Of Deputies ∙ Roma, Italy
Mambo ∙ Museum of Modern Art Bologna ∙ Bologna, Italy
Museion ∙ Museum of Modern and Contemporary Art Bolzano ∙ Bolzano, Italy
CAMeC ∙ Center of Modern and Contemporary Art ∙ La Spezia, Italy
Osvaldo Licini Contemporary Art Museum ∙ Ascoli Piceno, Italy
University of Ferrara Art Collection ∙ Ferrara, Italy
University of Bari Art Collection ∙ Bari, Italy
MuMi ∙ Michetti Museum ∙ Francavilla al Mare, Italy
U.N.E.S.C.O. Art Collection ∙ Bologna, Italy
Municipality of Lecce Art Collection ∙ Lecce, Italy
Amedeo Modigliani Museum ∙ Follonica, Italy
ARTinGENIO Museum ∙ Pisa, Italia
Silvestro Lega Museum ∙ Modigliana, Italy
Speleological Museum "Franco Anelli" ∙ Grotte di Castellana, Italy
Contemporary Art Museum ∙ Logudoro Meilogu Foundation ∙ Banari, Italy
Facchini Collection ∙ La Fenice et des Artistes ∙ Venice, Italy

Evénements de Andrea Benetti

Colors in Venice Exposition
Du 15 Avril 2023 au 20 Mai 2023 à Https://www.andreabenetti.com
Entrée: N.C € EU

La mostra intitolata Colors in Venice, curata dal professor Francesco Paolo Campione, nasce dall'invito della Fondazione Giacomo Casanova ad Andrea Benetti, ad essere il primo artista ad esporre nella nuova sede veneziana della Fondazione, situata nel centralissimo sestiere di San Marco, nello storico Palazzo Zagùri. Oltre ad essere onorato dal prestigioso invito, è subentrato per Andrea Benetti il legame affettivo e professionale, che lo lega alla città lagunare fin dal 2009, quando ha presentato alla 53. Biennale di Venezia, all'Università Ca' Foscari, il Manifesto dell'Arte Neorupestre. Nel Manifesto, Benetti ipotizza un ponte immaginario tra l'origine preistorica dell'arte e la sua contemporaneità. Negli anni successivi, in collaborazione con il D.A.R. Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, ha ideato il progetto intitolato Colori e suoni delle origini, che è stato presentato nel 2013, a Bologna, a Palazzo D'Accursio, nel 2014 all'Università di Bari e nel 2015 a Lecce, nel Castello Carlo V. Con le opere ispirate all'astrattismo e realizzate in bassorilievo su tela, per simboleggiare idealmente l'irregolarità della parete rocciosa, Benetti sottolinea come simboli ricorrenti e forme embrionali della pittura astratta fossero già presenti nell'arte preistorica.
Egli focalizza l'attenzione del pubblico sull'odierno modo di comunicare, basato anch'esso su icone e simboli ed orientato verso un'estrema semplificazione visiva, come se si trattasse di un ritorno alle origini. L'analogia alla base del progetto evidenzia come i più diffusi mezzi di comunicazione, di lavoro e di intrattenimento, in uso su larga scala nella società contemporanea, interagiscano con l'uomo attraverso l'uso della vista, che funge da percettore di immagini e simboli; immagini che possono trasmettere messaggi, curiosità e conoscenza. Computer, smartphone, tablet sono ormai mezzi di fruizione di massa, con cui quotidianamente percepiamo e trasmettiamo la realtà, o l'illusione di essa. Mediante una trasfigurazione ed una rivisitazione ideale dei simboli, realizzata da Andrea Benetti, tra l'onirico ed il reale, rivivono le forme ed i colori delle origini. Forme e colori che i nostri antenati, agli albori dell'umanità, scoprivano per la prima volta ed utilizzavano nelle pitture Rupestri, per “comunicare” con entità superiori, donando alla genesi dell'arte una sacralità eterna.
Benetti svolge, da parecchi anni, la propria ricerca sulla pittura Rupestre, rendendole omaggio con opere che la citano, la trasfigurano e la reinventano. Egli parte dal concetto che nella pittura Rupestre erano già contenute tutte le future vie della pittura moderna, tra cui il figurativo, l'astrattismo (oggetto di questa mostra), il simbolismo ed il concettuale. La biografia e l'amore, che legano Andrea Benetti a Venezia, l'hanno spinto a trasformare la mostra in un omaggio alla città lagunare, intitolandola Colors in Venice. I lavori in mostra appartengono al classico stilema pittorico dell'artista bolognese, ispirato all'Astrattismo delle Origini. Opere che nascono da un bassorilievo, realizzato in fondo gesso su tela, che successivamente è pigmentato con sostanze naturali, quali caffè, hennè, cacao, curcuma, ossidi, ecc. e reso simile cromaticamente a vari tipi di roccia presenti in natura. Nella fase finale sono utilizzati i colori ad olio, con i quali sono dipinte alcune parti dell'opera.

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